L’Associazione Penelope Trentino Alto Adige, Associazione dei familiari e degli amici delle persone scomparse ODV, associazione territoriale aderente a Penelope Italia, è stata fondata nel 2009 a Bolzano dai genitori di Andrea Liponi, giovane ventiduenne scomparso dal 8 giugno 2008 a Sirmiano (BZ), una località a circa 1000 metri di altitudine, dove aveva lasciato la sua automobile.
Le ricerche attivate nell’immediatezza dell’evento e successivamente sono state finora vane. Del resto sono rimaste vane anche le ricerche di Sara Pedri, scomparsa da Cles (TN) il 4 marzo 2021 e di Fiorenzo Cimonetti, scomparso da Mori nel 2019, e di molti altri. In base all’ultima rilevazione (dicembre 2022), risultano 150 le persone da ritrovare in Trentino Alto Adige su 1585 denunce di scomparsa dal 1974.
L’Associazione Penelope ha come scopo l’unione solidale dei familiari e degli amici delle persone scomparse e la loro assistenza psicologica e giuridico-legale.
Il motto specifico dell’Associazione è “Chi dimentica cancella, noi non dimentichiamo”.
L’Associazione Penelope, quindi, si propone di continuare a ricordare gli scomparsi anche a distanza di anni dalla loro sparizione, perché non ci si dimentichi di loro e si continui a cercarli.
Altro obiettivo dell’Associazione è la sensibilizzazione sul fenomeno della scomparsa delle persone, un fenomeno di grande portata, per il numero notevole degli scomparsi e delle persone coinvolte. La scomparsa di una persona, infatti, coinvolge anche i suoi amici e familiari. Se si pensa che dal 1974 ad oggi più di settantamila sono le persone scomparse non più ritrovate, ci si rende conto della dimensione di questo fenomeno. Attraverso la sensibilizzazione, si vuole fare in modo che tutte le persone si attivino per la ricerca, che non trascurino gli indizi e i segnali che uno scomparso può dare e lo si aiuti a ritrovare la strada perduta.
Penelope ha anche prodotto dei risultati concreti. Nel 2007, a seguito di un incontro con l’allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è stata creata la figura, finora unica nel mondo, del Commissario Straordinario per le Persone scomparse.
Questa figura, di nomina governativa e attualmente incardinata nel Ministero dell’Interno, ha consentito di definire statisticamente il fenomeno e di attuare delle misure per affrontarlo e contenerlo, sia attraverso il coordinamento di tutte le forze coinvolte nella ricerca delle persone, sia promuovendo i Piani Provinciali per la Ricerca delle persone scomparse, che fanno capo alle Prefetture, sia diffondendo i contenuti della legge 203 del 2012, legge fortemente voluta e promossa dalla stessa Associazione Penelope.
In Italia negli ultimi decenni si registra un fenomeno preoccupante, quello delle persone scomparse che nel frattempo hanno raggiunto un numero considerevole: oltre 80 mila. Nel volume "Scomparsi: che fare?" si cerca di fornire delle risposte a questo quesito. Il libro riassume gli esiti del convegno del 2012 "Vite sospese: strumenti per la ricerca delle persone scomparse, dai Piani Territoriali alle banche dati", ma risulta ancora attuale, anche perché inquadra il problema e fornisce la documentazione di base per la ricerca delle persone scomparse.
Questa è la storia di una scomparsa, delle emozioni dei suoi protagonisti, delle parti coinvolte e di ciò che è opportuno fare affinché tutto si risolva nel migliore dei modi e nel minor tempo possibile.
